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Appendice - D. A. D'Avena: memoria accusatoria

Bernalda > 500enario fondazione città (1977) > Atti del seminario di studi:


Atti del seminario di studi

Da Camarda a Bernalda:
una memoria accusatoria settecentesca

Appendice
Domenico Antonio D'Avena:
memoria accusatoria
Trascrizione del Prof. Alfonso Falco

Fol. 161r.

Stando il Real Monistero de' Rever. Padri Benedettini della Città di Montescaglioso nel pacifico e quieto possesso della sua difesa dell'Avenella, giusta la confinazione per lo braccio sinistro del Vallone; alcuni Bernaldesi con violenza andarono nel mese di Settembre del 1734 a devastarla de fatto, ed incontanentemente a' 25. del medesimo mese la Università di Bernalda comparve nel S.C. domandando la manutenzione nel possesso de' suoi luoghi demaniali, & signanter (sono parole della supplica) cujusdem demanii vulgariter nuncupati demanio chiuso juxta fines lapideos in eo sistentes fol. l. proc. pro Univ.Terrae. Bernardae, sive proc. curr.
All'incontro i RR. PP. di detto Real Monistero avendo veduto tal' innovazione, a' 22 del medesimo mese di Settembre del 1734 ne ferono per tal violenza ricorso nella G. C. della Vicaria in criminalibus contro di detti Bernaldesi, e commessasi l'informazione all'Avvocato Fiscale di Matera fol. 1 proc. crimin., fu quella presa. Indi coll'occasione della pendenza della causa nel S. C ., fattasene parola nel medesimo Senato, a' 3 Marzo 1735 fu ordinato, che la G. C . della Vic. continuasse a prendere l'informazione super noviter deductis, qua capta iterum, referat fol. 38 a t. dict. proc. crimin.
Si portò nella faccia del luogo a prendere l'informazione il Regio Consigliere Signor D. Trojano de Filippis allora Giudice di Vicaria, da cui essendosene fatta poi nel S. C. relazione di tal causa, a' 12. Gennajo del 1736 fu ordinato: Causa remaneat in S.C. fol.155. , & a t. , & num. 31. in appur. , perlocche a' 20 Febrajo del medesimo anno 1736 RR.PP. con loro memoriale dato all'ill. Marchese D. Carlo Danza allora Commessario fu dimandata la manutenzione del possesso della difesa dell'Avenella, l'emenda di tutt'i danni cagionati, le spese sofferte, e da farsi, ed il castigo de'Bernaldesi, su dicche fu ordinato il termine summario super possessorio, e che traditanto nè l'una, nè l'altra parte s'accostasse ne' luoghi controversi, salva previsione facienda respectu praetensae criminalitatis viso exitu informationis fol. 50 proc. pro Univers. Terrae Bernardae, con essersi spedite le previsioni dirette al Regio Consigliere Scassa allora Giudice di Taranto, a cui fu incaricato parimente di destinare la persona per lo coltivo de' territori, e per la recollezzione de' frutti. Questo decreto per lo gravame prodotto dalla Università di Bernalda fu confermato dal Sacro Consiglio a' 5 Marzo 1736 colla clausola, che le spese si facessero sumptibus communibus, salva previsione facienda in damnum cujus viso exitu dictae informationis fol. 52. a t.
In esecuzione dicchè da detto Regio Consigliere Scassa fu presa l'informazione, così ad istanza della Università di Bernalda fol. 20.ad 6 I., come ad istanza del Monistero fol. 82. ad 133. proc. summum. informai. , & n. 34 in appur. Dal medesimo Consigliere Scassa per eseguirsi lo sequestro ordinato, fu fatta la recognizione de' Territorj controversi con due esperti communemente eletti, da'quali Fol. 161v. fu fatta la relazione; che sta per intiera nell' appuramento de' fatti trascritta n. 8 ., & 9.
Essendosi già compilato il termine summario, e propostasi la causa nel S. C. , fu ordinato l'accesso del Magnifico Tavolario, ed essendo stato destinato il Magnifico D. Lionardo Carelli, già ritrovami da costui, una colla pianta, formata la relazione; in cui distintamente si sono descritte la linea della confinazione additata dal Real Monistero, e I' altra pretesa dalla Università di Bernalda : Si sono riferite tutte le scritture, e tutte le circostanze de' fatti, che coll' ocolar' ispezzione si sono liquidate. Si sono notati i termini e luoghi, ne'quali le parti concordano, e respettivamente si contradicono: E se bene il Magnifico Tavolario credendo, che dal S. C. non gli fosse stato imposto di dare il suo sentimento, si fosse astenuto di spiegare il suo parere; nulla però di manco da' fatti liquidati con detta ocolar ispezzione, unicamente coll'antiche scritture, che la confinazione additano chiaramente, e con evidenza si vede la giustizia, che al Real Monistero assiste nella manutenzione del possesso della difesa dell'Avenella, giusta la confinazione da lui additata.
I. Quindi è, che dovendosi determinare la causa principale, dimostraremo in primo luogo, che la confinazione additata dal Real Monistero resti comprovata dall'antiche scritture,,e verificata dalla pianta, e relazione formata da detto Magnifico Tavolario, e dal possesso colla deposizione de' nostri Testimonj.
II. Che la confinazione pretesa dalla Università di Bernalda resti riprovata dalle antiche scritture, dalla detta relazione del Magnifico Tavolario, senza esservi la minima prova di possesso.
III. Brevemente discorreremo delle spese, e danni da rifarsi al Monistero, e della pena, in cui sono incorsi i Bernaldesi per gli eccessi, ed attentati commessi.
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