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Mater Ecclesiae (SS. Medici)

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Chiesa Mater Ecclesiae - a. 1979



(foto N.Colucci)


Testo di Franca Digiorgio

La Chiesa dei SS. Medici è l’ultimo edificio religioso costruito per la comunità bernaldese, in una zona che in quegli anni era in continua espansione. Il titolo di SS. Medici è quello più comunemente usato per questa Chiesa, pur essendo, invece, "Mater Ecclesiae" il titolo istituzionale, infatti essendo stata in diocesi la prima Chiesa costruita dopo il Concilio fu denominata con tale titolo.  
L’architettura certamente insolita rispecchia le due idee fondamentali che il progettista ha inteso esprimere: l’esterno riprende la configurazione di una nave il cui timone con la prua sono rappresentati dal Campanile (aggiunto in appresso all’apertura della Chiesa), cercando di vedere in essa la barca della Chiesa che attraversa la storia; mentre l’interno sembra una tenda con l’impalcatura rappresentata dai pilastri a stella rastremati verso l’alto, che allude al pellegrinaggio ossia alla non stabilità. La dimensione inoltre, effettivamente considerata eccessiva all'epoca, della Chiesa Mater Ecclesiae è l’altro elemento che maggiormente risalta nel contesto urbano in cui è dislocata, ma in realtà la Diocesi di Matera, dopo i programmi e i fondi previsti per i Sassi materani, pensò di attribuire un progetto redatto per Matera dall’arch. Masciandaro di Roma proprio alla Parrocchia di Bernalda, che reclamava una nuova Chiesa.  
La pianta dell’edificio è trapezoidale, la struttura portante è di pilastri rettangolari in cemento armato con i muri perimetrali rivestiti in mattoni faccia vista, e con centralmente tre pilastri a stella rastremati in cima che reggono la imponente copertura a vela.  
Alla consacrazione della Chiesa Mater Ecclesiae, o più comunemente detta dei S.S. Medici, avvenuta il 30 settembre 1979 non era ancora del tutto completo il complesso previsto, infatti i lavori furono eseguiti in 15 anni e riguardarono dopo la Chiesa stessa, la sistemazione del grande piazzale pavimentato antistante con una fontana sul lato sinistro e delle aiuole per entrambi i lati. Di seguito furono costruiti i locali per la Pastorale sulla sinistra, il campanile posto sul retro dell’abside ed infine la Casa Canonica sulla destra.  
Nell’interno furono commissionate alcune opere di arredo, come la Madonna Mater Ecclesiae posta sul muro dell’abside fatta da una ditta specializzata in opere di ceramica di Grottaglie. Infatti il rilievo della Madonna è costituita da vari pezzi in ceramica del peso complessivo di circa 7 quintali e montati singolarmente agganciandoli in parte ad un pilastro di sostegno incassato nel muro.  
Il Tabernacolo posto centralmente dietro l’altare è un opera dell’Istituto d’Arte Sacra di Roma fatta di cemento liquido e bronzo.  
Il Crocifisso posto sul muro dietro l’altare sulla destra del Tabernacolo è in legno ed insieme ai pannelli dell’Ambone, che sono in terra cotta dipinti a mano, sono dell’artista Gaetano Russo giovane artista nativo di Bernalda, ma residente ed operante a Bologna.  
La nuova Chiesa divenne la seconda Parrocchia bernaldese, affiancandosi alla più antica Parrocchia di S. Bernardino.
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